La storia di uno dei luoghi veneziani meno conosciuti ma più caratteristici, un luogo nascosto in uno dei sestieri più belli e genuini di Venezia, Castello. In Campo Ruga si trova il sottoportego più basso di Venezia. Si chiama "Zurlin", immette in un piccolo cortile e, se siete alti più di un metro e sessantacinque centimetri, dovrete abbassare la testa per passarci sotto. Secondo la tradizione orale della città, in questo luogo è stato avvistato un fantasma.
Era una notte di pioggia del 1929 quando un medico che stava camminando in Campo Ruga di Castello per tornare a casa sentì una voce di donna provenire proprio dal sottoportego Zurlin. Avvicinandosi, vide una ragazza avvolta in uno scialle nero che lo chiamava e chiedeva aiuto per la madre gravemente malata. Il medico fu colpito dal pallore e dalla magrezza della ragazza. Una volta arrivato e curata la madre, il medico non vide più la ragazza che nel frattempo era scomparsa.
Quando la madre si svegliò, le disse che il merito della sua guarigione era stato della figlia che lo aveva improvvisamente avvertito delle sue gravi condizioni, ma la donna non esitò a dirgli che era impossibile, perché la figlia era morta. Un dettaglio, tuttavia, coincideva con il racconto dell'uomo e quello della madre della ragazza morta: lo scialle nero.
La figlia della donna malata quando era in vita era solita indossare uno scialle nero; a rendere ancora più impressionante questa storia, è il fatto che l'uomo, invitato dalla madre a guardare nell'armadio della figlia scomparsa, trovò lo stesso scialle e, quando lo toccò, sentì che era ancora umido.